Cosa visitare a Napoli in un giorno
La moderna Fuorigrotta è localizzabile agli inizi della regione vulcanica dei Campi Flegrei, ai piedi del Monte Sant’Angelo, nell’area compresa dall’attuale via Terracina, cimitero e Mostra d’Oltremare.
Si hanno tracce di insediamenti risalenti al I° secolo a. C. Fuorigrotta è posizionata tra l’antica Puteoli e Neapolis, ed è attraversata dall’antica via collinare detta “Antiniana“, che la collegava con le colonie greche dei Campi Flegrei. Nel 985 esisteva una chiesa di San Vitale nella zona “foris cryptae” detta “casa pagana”. Nel 1571 fu aperta la via Regia, voluta dal vicerè Rivera che dalla crypta neapolitana conduceva al litorale di Bagnoli e proseguiva per Pozzuoli.Il 14 giugno 1847 moriva a Napoli Giacomo Leopardi, la sepoltura avvenne nella chiesa di San Vitale e nel 1897 la tomba del poeta fu dichiarata monumento nazionale. I resti mortali del poeta furono traslati nel 1939 a Mergellina presso la tomba di Virgilio. Dopo la seconda metà dell’800 fu inaugurata la linea tranviaria a cavalli (omnibus) tra Pozzuoli e la chiesa di San Vitale, sostituita nel 1883 da quella elettrificata sullo stesso percorso.


Il tunnel della Laziale fu completato nel 1925, in quello stesso anno entrò in funzione il tronco della Direttissima Napoli – Pozzuoli. Nel 1931 Mussolini affidò a Napoli l’organizzazione della “Mostra triennale delle terre italiane d’Oltremare“. La scelta cadde su Fuorigrotta. All’interno della Mostra (inaugurata nel 1940) facevano spicco importanti realizzazioni come l’arena flegrea, il teatro Mediterraneo, la fontana dell’Esedra ed una piscina olimpionica. Una gran parte del complesso fieristico fu destinata alla realizzazione di parco (il più grande dall’epoca dei Borboni).Giardino Zoologico di Napoli atto ad ospitare gli animali tipici delle colonie italiane d’Africa, poi chiuso per lo scoppio del secondo conflitto mondiale. Nei primi anni 60 un nuovo impulso edilizio diede prestigio a Fuorigrotta: furono infatti realizzati in quel periodo: il Politecnico, il Centro di Produzione RAI, il C.N.R. e lo Stadio San Paolo. La scelta dello stadio quale sede del campionato mondiale di calcio ’90 fu l’occasione per una significativa riorganizzazione dell’impianto sportivo e di piazzale Tecchio, divenuto un caotico incrocio.